Siamo lieti d’invitarVi al brindisi natalizio 2020

Siamo lieti d’invitarVi al brindisi natalizio 2020

Siamo lieti d’invitarVi al consueto brindisi per i nostri Soci e Simpatizzanti !

“ Saremo presenti ma  ………… distanziati ”

Mercoledì 16 dicembre 2020 dalle ore 17,30 alle ore 20,00 in Via Cairoli 32 RomaNataleAtdal

Vi consigliamo di comunicare in anticipo la Vostra partecipazione inviando una mail a infolazio@atdal.it

A Via Cairoli 32 si arriva facilmente da P.zza Vittorio Emanuele II. Per chi usa il mezzo privato è una traversa a senso unico cui si accede da Via E. Filiberto.  Coi mezzi pubblici: pochi passi a piedi dalla stazione Metro A “Vittorio Emanuele” e dalle fermate di numerosi mezzi di superficie: da via E. Filiberto bus 360 o 590,  da via Conte Verde bus 649, da via Principe Eugenio tram 5 o 14, bus 50 o 105.

Al brindisi potrete acquistare (per soli 15,00 Euro) il nuovo libro di Armando Rinaldi “COME ERAVAMO”, dove il nostro socio fondatore e benemerito parla di Atdal Over 40 e della sua storia. Vi chiediamo soltanto di prenotare il libro via mail scrivendo a infolazio@atdal.it; per ogni copia Comeeravamoprenotata in questo modo, l’Autore devolverà all’associazione una parte del prezzo di copertina.

 

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“PROIEZIONI SOCIALI – LA DIVERSITA’ VA IN SCENA” giunto alla conclusione

“PROIEZIONI SOCIALI – LA DIVERSITA’ VA IN SCENA” giunto alla conclusione

SI E’CONCLUSO  CON SUCCESSO IL PROGETTO “PROIEZIONI SOCIALI – LA DIVERSITA’ VA IN SCENA”

Il progetto “Proiezioni sociali: la diversità va in scena” ha avuto come obiettivo affrontare il razzismo, attraverso la cultura cinematografica, da un punto di vista più ampio di diseguaglianza sociale. Sono state svolte due mezze giornate di formazione / informazione con la proiezione in ciascuna di un film sul tema della discriminazione razziale. Le attività di apprendimento e riflessione sono state volte a favorire l’accrescimento negli spettatori (in maggioranza studenti di un istituto d’istruzione superiore della Capitale) della capacità di “leggere” il passato e il presente con spirito critico e maggiore consapevolezza per saper gestire in modo corretto le diversità, superando i pregiudizi. Dopo ogni film si è svolto un dibattito tra esperti in materia ed un “laboratorio cinematografico” che ha fornito agli spettatori gli strumenti per preparare un elaborato multimediale sulla tematica trattata. Di seguito il programma in dettaglio:

 Memory

Ha aperto la rassegna cinematografica il corto dal titolo MEMORY ISLAND (durata 8’), del regista Roberto Leoni, su una vicenda che vide la deportazione di cittadini romani di religione ebraica da parte di nazisti, dall’Isola Tiberina.

 Non opdiare

Sempre il primo giorno è stato proiettato il film “NON ODIARE” (2020, durata  96’), opera prima di Mauro Mancini, in concorso alla 35a edizione della Settimana Internazionale della Critica (Venezia 2020), dove ha conseguito il Premio “Sorriso Diverso Venezia Award”, con la seguente motivazione: “Per aver dimostrato che l’odio rende chi odia peggiore di chi è (anche a ragione) odiato. E che il sangue di un ebreo ha lo stesso colore di quello di un nazista. Per aver esaltato i temi dell’integrazione e dell’inclusione sociale di persone emarginate, poiché riconosciute diverse, valorizzando le diversità e proteggendo le fragilità, fornendo al contempo grandi momenti di riflessione, speranza, rispetto e capacità di ascolto”.

 

La rassegna è proseguita col dibattito condotto da Catello Masullo, Presidente del Cinecircolo Romano e critico cinematografico, membro SNCCI, con la partecipazione dei registi Roberto Leoni e Mauro Mancini. Sono intervenuti come ospiti d’onore: S.E. Anila Bitri Lani, ambasciatrice della Repubblica d’Albania presso la Repubblica Italiana; Cesira Fatucci, responsabile per l’Antisemitismo e Memoria della Shoah dell’UCEI- Unione delle comunità ebraiche italiane; Rahma Maatougui, membro direttivo della comunità islamica di Bologna in rappresentanza dell’UCOII – Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia. Ha concluso la prima giornata Luca Mariani, regista ed attore, che ha condotto per gli studenti un “laboratorio di multimedialità”, dando nozioni di base di cinematografia e fornendo semplici strumenti per la realizzazione di un filmato (anche col proprio telefono cellulare), con particolare attenzione ai temi della lotta al razzismo.

 12anni Nella seconda ed ultima giornata la rassegna è proseguita con la proiezione del film “12 ANNI SCHIAVO” di Steve McQueen (regista inglese omonimo del più noto attore statunitense, scomparso nel 1980), Golden Globe 2013 come miglior film (categoria drammatico). Oscar 2014 per: miglior film, miglior attrice non protagonista (Lupita Nyong’o), migliore sceneggiatura non originale.  Uno dei film più forti sulla peggiore vergogna dell’America ottocentesca, lo schiavismo ed il razzismo verso la gente di colore.

La rassegna si è conclusa con un ampio ed animato dibattito, condotto da Catello Masullo, con la partecipazione dei docenti e degli alunni dell’istituto aderente alla manifestazione, e di soci che avevano accettato l’invito a collegarsi online. Atdal Over 40 è stata rappresentata dal presidente che ha aperto i lavori, è intervenuto nei dibattiti in entrambe le giornate ed ha infine concluso la manifestazione.

LINK AI FILMATI:

Video riassuntivo della Rassegna (12 minuti)

Intervista al Presidente di Atdal Over 40 (4 minuti)

Intervista al Presidente del Cinecircolo Romano (8 minuti)

Intervista a Luca Mariani, filmmaker (3 minuti)

16settimana unar

COME NASCE IL PROGETTO “PROIEZIONI SOCIALI: LA  DIVERSITÀ VA IN SCENA”

A dicembre 2019 la nostra associazione ha presentato un progetto in relazione ad un bando riservato alle Associazioni iscritte nel Registro UNAR che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni e della promozione della parità di trattamento di cui all’art. 6 del D.Lgs 215/2003; su 102 proposte pervenute ne sono state ammesse a finanziamento 36, tra le quali la nostra. É stata quindi sottoscritta tra UNAR e ATDAL Over 40 la “Convenzione per la promozione di azioni positive da porre in essere durante la XVI Settimana di azione contro il razzismo 2020, finalizzate al contrasto delle discriminazioni fondate su motivi etnico-razziali (anche con riguardo alle discriminazioni multiple), attraverso la cultura, le arti e lo sport.” Ogni anno durante questa speciale Settimana vengono realizzate in Italia iniziative d’informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle tematiche legate al contrasto del razzismo, dell’intolleranza e della xenofobia. Nel 2020, per effetto del prolungato lockdown gli eventi della Settimana sono stati riprogrammati per essere svolti in un cinema della Capitale; tuttavia, a fronte della recente chiusura delle sale dovuta all’emergenza Covid-19, è stato deciso di realizzare il progetto in streaming online.  “Proiezioni Sociali; la Diversità va in scena” è stato realizzato in partnership da Atdal Over 40 nel ruolo di capofila, Cinecircolo Romano (da oltre 50 anni la più grande associazione di cultura cinematografica in Italia) che curerà le proiezioni e le attività formative, e Quanta Risorse Umane nel ruolo di coordinamento operativo ed amministrativo. Di seguito una breve presentazione dei nostri partners.

cinecircolo

Il Cinecircolo Romano è un’associazione culturale fondata nel 1966 che ha come missione la diffusione della cultura cinematografica. Svolge la sua attività attraverso un programma annuale di proiezioni accompagnate da presentazioni e schede filmografiche. La sua principale caratteristica è quella di offrire al suo pubblico di appassionati un programma di film recenti selezionati per la loro qualità e di promuovere il cinema giovane italiano mettendo in palio, per i giovani talenti, il “Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime”, arrivato alla XVI edizione. L’associazione ha ottenuto la personalità giuridica, aderisce al Centro Studi Cinematografici ed è riconosciuta dal MIBACT. Per avvicinare le persone al cinema, organizza momenti d’incontro e interazione dal vivo con autori e protagonisti dei film e offre abbonamenti a meno di 3 euro a proiezione, favorendo la partecipazione e l’accesso alla cultura anche dei più giovani. Si tratta di un circolo culturale estremamente attivo. Ha fondato la testata giornalistica “Qui CINEMA” e realizzato il sito web www.cinecircoloromano.it con l’obiettivo di aumentare la possibilità di far conoscere il Cinecircolo e ricevere finanziamenti pubblici, incrementare collaborazioni e gemellaggi con altre realtà culturali, ospitare articoli di persone interessate ad intraprendere il percorso per l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti, per i soci e per i giovani partecipanti al progetto di Educazione al Cinema d’Autore ed al programma di Alternanza Scuola-Lavoro. L’approccio innovativo e di apertura alla cultura e allo scambio di idee e la sua vicinanza al mondo giovanile, rendono il Cinecircolo Romano un partner ideale per la gestione del progetto

QuantaQuanta Risorse Umane S.p.A., società di formazione del gruppo Quanta, opera nel settore dell’orientamento e della formazione professionale e continua. Appartenendo ad un gruppo specializzato in ricerca e selezione, politiche attive, outplacement e somministrazione, ha sempre progettato e realizzato piani formativi strettamente legati al mercato dei lavoro e ai fabbisogni professionali espressi dalle aziende operanti sul territorio nazionale. L’obiettivo è infatti sempre stato quello di supportare le aziende nella qualificazione del personale al fine di garantire la propria competitività o di formare personale da inserire in contesti aziendali. L’approccio utilizzato ha portato Quanta a specializzarsi anche su proposte progettuali rivolte a particolari settori ritenuti strategici per il Paese e ad alto potenziale di crescita ed innovazione. Non sono mancati progetti innovativi: Quanta ha inaugurato, nel gennaio 2016, la scuola “Quanta I-City”- la Città dei Talenti dove, grazie ad uno spazio dedicato alle nuove tecnologie e allestito con workstation, scanner, stampanti 3D e con un teatro virtuale stereoscopico, ha realizzato percorsi formativi rivolti alla formazione dei profili in ambito ICT e allo sviluppo di moduli in realtà virtuale, immersiva e aumentata a supporto della formazione tradizionale. Inoltre, Quanta è attiva e presente anche nel sociale: ha realizzato nel 2017 il progetto Anabasi – accoglienza attiva per i richiedenti asilo con un percorso in quattro fasi: formazione preventiva, politiche attive del lavoro, percorsi formativi professionalizzanti e accompagnamento al lavoro. Il gruppo che ha realizzato l’intervento è stato premiato con il “Welcome. Working for refugee integration”, prestigioso riconoscimento assegnato dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) alle aziende che maggiormente si sono distinte nel favorire l’inserimento professionale dei rifugiati e nel sostenere il loro processo d’integrazione in Italia. Quanta ha inoltre ricevuto il 1° premio “Lavoro, Pari Opportunità e Diritti Umani” nella quindicesima edizione del Sodalitas Social Award. Le società del gruppo promuovono, attraverso la formazione di alto livello qualitativo e di sviluppo sociale, l’impegno di tutto il gruppo Quanta a creare modelli progettuali solidi che possano incidere sul tessuto sociale. Dal 2019, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Eureka sita nell’area di Frosinone, Quanta è impegnata in un progetto per l’inclusione della disabilità, finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro, dal titolo Percorsi di Inclusione Sociale.

La nostra associazione ha collaborato in passato col Gruppo Quanta, organizzando corsi d’inglese gratuiti per disoccupati della durata di 40 ore.  L’accordo col Gruppo prevedeva aree di collaborazione nel campo della ricollocazione e la partecipazione a progetti sponsorizzati dall’allora Municipio 3 di Roma. Al link https://www.youtube.com/watch?v=R2W3CB1dkNw&t=8s potete rivedere il servizio dedicato nel 2007 all’iniziativa dal programma “Okkupati” (promosso da Rai Tre in collaborazione con gli Assessorati al Lavoro delle Province di Roma e Napoli) .

PresidenzaUnar

L’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica, brevemente denominato UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, è l’ufficio deputato dallo Stato italiano a garantire il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone, indipendentemente dalla origine etnica o razziale, dalla loro età, dal loro credo religioso, dal loro orientamento sessuale, dalla loro identità di genere o dal fatto di essere persone con disabilità. L’Ufficio è stato istituito con d.lgs. n. 215/2003 in seguito alla direttiva comunitaria n. 2000/43/CE che impone a ciascuno Stato Membro di attivare un organismo dedicato a contrastare le forme di discriminazione. In particolare, UNAR si occupa di monitorare cause e fenomeni connessi ad ogni tipo di discriminazione, studiare soluzioni, promuovere la cultura del rispetto dei diritti umani e delle pari opportunità e fornire assistenza alle vittime.

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Assemblea Annuale dei soci Atdal Over 40

Assemblea Annuale dei soci Atdal Over 40

Gentili Socie, cari Soci,

Il 20 ottobre 2020 si è tenuta l’assemblea dei soci, che ha deliberato:

  • Sull’argomento all’ordine del giorno della parte straordinaria, di approvare il nuovo testo di statuto sociale in adeguamento alle disposizioni del Codice del Terzo Settore;
  • Sugli argomenti all’ordine del giorno della parte ordinaria:
  1. di approvare il regolamento per lo svolgimento dell’assemblea, conforme al nuovo statuto;
  2. di approvare il bilancio consuntivo 2019;
  3. di stabilire in 3 il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2020-2022, e di nominare presidente Walter Deitinger, vice presidente Bruna Cacciapuoti e tesoriera Alessia Spinazzola;
  4. di nominare Stefano Giusti membro del comitato dei probiviri.

cliccando qui potete scaricare il Numero Speciale della Newsletter dedicato all’assemblea annuale, contenente:

  • l’avviso di convocazione con l’ordine del giorno;
  • il regolamento dell’assemblea.

In aggiunta a quanto trovate nella Newsletter, V’invitiamo a scaricare gli ulteriori documenti utili per l’assemblea cliccando sui seguenti link:

 

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LA (SOLITA) SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA

LA (SOLITA) SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA

Ovvero: la precarietà come sistema che si autoalimenta

In questi giorni di emergenza sanitaria è diventato fatto sociale il problema delle persone senza garanzie di reddito, proveniente da tipologie lavorative precarie o addirittura occupate in nero. Improvvisamente o quasi ci si è accorti che nel Sud Italia, ma non solo, esiste uno spettro occupazionale ampio che va dal lavoro a sopravvivenza marginale, fatto di collaborazioni, consulenze e simili erogate al netto delle più elementari garanzie, fino al lavoro  più che sommerso, basato sull’arte di arrangiarsi, sulla quotidiana capacità di sbarcare il lunario in nero o in qualsiasi altra maniera.91780483_2975857195804964_6833825002714824704_o

Peccato che ad accorgersi di ciò e a prospettare interventi di prontissimo soccorso e futuri scenari di correzione, siano quegli stessi attori politici (non sempre come persone fisiche ma certamente come incubatori  ideologici) che per anni hanno elaborato politiche del lavoro devastanti sia in termini salariali che di diritto, e, se non le hanno elaborate, le hanno avallate con silenzi di complice connivenza.

Fa specie sentir parlare di questo la stessa politica che ha permesso  quando non caldeggiato, l’applicazione selvaggia  e spesso ingiustificata di contratti di collaborazione (a progetto, co.co.co, e co.co.pro) che mascheravano prestazioni continuative ma che in questo modo  scaricavano sul lavoratore tutta una serie di oneri (ferie e malattie non pagate, contributi previdenziali ridicoli e eventuali pensioni mai esigibili).

Reclamano interventi efficaci  gli stessi che hanno fatto lievitare il popolo delle “false partite IVA”, persone costrette a diventare “piccoli imprenditori di sé stessi”  per inventarsi collaborazioni a costo zero in situazioni di lavoro continuativo.

Ci corrono in soccorso quelli che hanno reso la precarietà lavorativa un sistema di vita, condannando una generazione all’infinito rincorrere della “economia della promessa”, quella che per anni ha sviluppato perversi meccanismi di reclutamento di lavoratori a salario minimo con  spese e rischi a proprio carico, in cambio della remota possibilità di una definitiva contrattualizzazione.

Si ergono a difensori della causa quelli che hanno inventato il lavoro flessibile (solo in uscita però) dove il termine stava ad indicare la capacità del lavoratore di accettare tutto il possibile in termini di salario orario e condizioni di lavoro, tenendosi pronto all’evenienza che la collaborazione si potesse interrompere improvvisamente e senza sistemi di protezione.

Pontificano gli stessi che hanno prima  pianificato e poi permesso paghe orarie di 5 o 6 euro ai “bamboccioni” dei call center, che hanno definito “choosy” coloro che provavano a criticare questo sistema di lavoro asimmetrico, dove c’è chi ha il totale controllo contrattuale – sia economico che psicologico – sulla persona. Gli stessi che dicevano che per trovare lavoro era più funzionale andare alla partita di calcetto  piuttosto che inviare un curriculum, e prima di loro quelli che “con la cultura non si mangia” e che quindi hanno smantellato da capo a piedi l’istituzione scolastica, creando precari a vita nel corpo insegnante,  costose scuole di specializzazione che poi non servivano più a diventare insegnante,  crediti formativi,  concorsi abilitanti per i già abilitati e mille altri strumenti  per  rimandare sempre al poi le stabilizzazioni.

Tutto ciò fatto sempre in nome della “economia della promessa”, della disponibilità (sempre della parte più debole) al grido di “meglio questo lavoro che niente”

Queste anime belle oggi corrono in soccorso di una generazione devastata, che si è ritrovata disoccupata senza batter ciglio e che si ritrova a chiedersi come farà se la collaborazione non ripartirà. Possiamo scommettere, certi di vincere, che questi stessi tra qualche mese ci verranno a chiedere “sacrifici e disponibilità all’adattamento” per far ripartire l’economia,  continuando a creare strumenti precari, a smantellare quel poco di Stato sociale rimasto in piedi finendo solo per far aumentare la forbice sia economica che sociale creatasi tra garantiti e non garantiti, forbice che è stata l’elemento caratterizzante delle politiche del lavoro dagli anni ’90 in poi e che ha generato questo stato di cose: la precarietà come sistema che si autoalimenta.

                                                                                                        Stefano Giusti

                                                                                               Vice Presidente Associazione ATDAL Over 40

31 marzo 2020

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FAVOLE IN CUCINA IN PARTENZA!

FAVOLE IN CUCINA IN PARTENZA!

 

Il 20 febbraio 2020, data ultima per presentare domanda d’iscrizione al progetto, si è svolto un incontro informativo presso il ristorante “La Cicala e la Formica” (Via Leonina 17 – Roma, vicino alla fermata Metro B Cavour) hanno partecipato “nonne”  WhatsApp Image 2020-02-24 at 19.03.20 e  giovani. WhatsApp Image 2020-02-24 at 19.03.21 (2)

Per l’associazione erano presenti il responsabile del progetto Dario Paoletti ed il presidente Walter Deitinger, che assieme al  titolare Andrea Savini Zangrandi hanno risposto alle tante domande delle candidate e dei candidati: come si svolgeranno le selezioni, come verranno formate le coppie e come verranno assegnate le giornate in calendario, quali e quante ricette le signore dovranno preparare, chi acquisterà gli ingredienti necessari ecc.

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